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porto miggiano
VIENI A STARE CON TE E CON LA NATURA DEL SALENTO 
 

 

"Vorrei essere fieno sul finire del giorno
portato alla deriva
fra campi di tabacco e ulivi, su un carro
che arriva in un paese dopo il tramonto
in un’aria di gomma scura.
Angeli pterodattili sorvolano
quello stretto cunicolo in cui il giorno
vacilla: è un’ora
che è peggio solo morire, e sola luce
è accesa in piazza una sala da barba.
Il fanale d’un camion,
scopa d’apocalisse, va scoprendo
crolli di donne in fuga
nel vano delle porte e tornerà
il bianco per un attimo a brillare
della calce, regina arsa e concreta
di questi umili luoghi dove termini,
meschinamente, Italia, in poca rissa
d’acque ai piedi d’un faro.
È qui che i salentini dopo morti
fanno ritorno
col cappello in testa."

Salento by Kyte

Salento by Kyte

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LA PRIMA ALBA D'ITALIA AD OTRANTO
 
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Il “saluto al sole”.

L’ultimo tramonto dell’anno, nel luogo dove il sole disegna il “tramonto rosa nella Baia dell’ orte.

Il sole inizia a delineare l’incredibile scenario di Capo d’Otranto con le montagne dell’Albania, gli Acrocerauni, l’isola di Saseno, il Karaburun e le isole greche di Othonoi e Merlera (a volte Corfù).
Ai lati la Baia dell’Orte e la Palascìa con il Capo di Leuca sullo sfondo..

CURA L'ANIMA CON LA DIETA MEDITERRANEA
 
La cucina salentina è per eccellenza cucina mediterranea.

Verdure coltivate e spontanee, legumi, ortaggi tipici, farina di grano ed orzo, olio d'oliva, vino, basilico, pomodoro ed aromi naturali, profumi della campagna assolata.

Una tradizione culinaria influenzata dalle numerose genti, ed abitudini alimentari che qui approdarono nei secoli.

Una tavola contrassegnata da scihetta semplicità e purezza dei sapori.

Una cucina che non è povera è felicemente semplice, nata dai ritmi ed i tempi del lavoro, dalle necessità quotidiane, legata all'economia della campagna. Le "friselle"di orzo o grano, una pietanza frugale ma con un filo d'olio vergine d'oliva resa inestimabile, sempre pronta in ogni pausa durante le ore del lavoro. La purea di fave e cicorie, i pomodori seccati al sole, ciceri e tria, sagne ncannulate, li "moniceddhi", formaggi tipici, involtini di carne di agnello, polpette, parmigiana,...Gli aromi della macchia mediterranea sono finestre su antiche dimore, si legano agli ottimi vini autoctoni, forti e generosi come il Negroamaro, il Malvasia ed il Primitivo.

leuca santuario
LA VIA LEUCADENSE COME COMPOSTELA E LA FRANCIGENA
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Il cammino leucadense ti porta sul promontorio Japigio , l’antica Akra Japigia, da dove potrete godere di una vista fantastica che può spaziare senza confini da nord a sud, da est ad ovest; dove ti giri e’ sempre Leuca bimare, la perla salentina, dove ti giri è sempre Leuca, terra di confine, Leuca fatata, terra ammaliante e ammaliata dalla sua stessa bellezza .

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Il cammino leucadense è uno dei più importanti itinerari sacri del mondo, tutti i mortali debbono andare almeno una volta nella vita a Leuca.

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In questo luogo termina maestosamente  il suo corso l'Acquedotto Pugliese che riversa le proprie acque nella Cascata Monumentale, spettacolo visibile in alcuni periodi dell'anno.

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